E’ questo l’obiettivo della prima parte del documento presentato dal presidente delle donne marocchine in Italia Souad Sbai e sottoscritto da 11 membri della Consulta. Un documento che non era all’ordine del giorno, proposto con l’intento, spiega Sbai, "di dire agli italiani, prima di iniziare i lavori della Consulta, che la pensiamo come loro, che siamo d’accordo con il popolo italiano. E ringraziare per questa opportunita"’. Ma non solo: il documento, auspicando che "la pace e la democrazia si affermino come realta’ concrete in tutti i paesi musulmani", ribadisce "il diritto di Israele a convivere a fianco dello stato palestinese indipendente nella pace e sicurezza reciproca". Si e’ astenuto Khalid Chaouki: "ho scelto di non sottoscrivere il documento -ha spiegato- pur condividendone il contenuto perche’ credo che il ruolo della Consulta sia quello di provvedere ai problemi concreti della comunita"’.
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