意语阅读:意大利语高级阅读材料02
"Il totale rifiuto di ogni presa di posizione che, strumentalizzando i valori religiosi a fini politici, spinga all’odio e alla violenza" e’ stato espresso dalla Consulta. Il ministro ha espresso il "vivo apprezzamento alla comunita’ islamica italiana per la esemplare compostezza che ha saputo mantenere anche in momenti di gravi tensioni etnico-religiose". E la Consulta ha auspicato che "i mass media prestino maggiore attenzione a tali dimostrazioni di sensibilita’ civile e democratica che, oltretutto, rivelano la crescita di un islam italiano sempre piu’ consapevole dei suoi diritti e dei suoi doveri". Ed e’ stata quindi ribadita "la piu’ ferma condanna di ogni offesa ai valori ed ai simboli religiosi e di ogni reazione illegale e violenta". E’ questo l’obiettivo della prima parte del documento presentato dal presidente delle donne marocchine in Italia Souad Sbai e sottoscritto da 11 membri della Consulta. Un documento che non era all’ordine del giorno, proposto con l’intento, spiega Sbai, "di dire agli italiani, prima di iniziare i lavori della Consulta, che la pensiamo come loro, che siamo d’accordo con il popolo italiano. E ringraziare per questa opportunita"’. Ma non solo: il documento, auspicando che "la pace e la democrazia si affermino come realta’ concrete in tutti i paesi musulmani", ribadisce "il diritto di Israele a convivere a fianco dello stato palestinese indipendente nella pace e sicurezza reciproca". Si e’ astenuto Khalid Chaouki: "ho scelto di non sottoscrivere il documento -ha spiegato- pur condividendone il contenuto perche’ credo che il ruolo della Consulta sia quello di provvedere ai problemi concreti della comunita"’. 相关资料 |