《达芬奇密码》第二章(03)

全国等级考试资料网 2024-03-27 16:05:54 83

All’esterno dell’auto, la città cominciava allora a chiudere le sue attività: i venditori ambulanti portavano via i loro carretti di amandes caramellate, i camerieri trasferivano sul marciapiede i sacchi di immondizia, una coppia di innamorati tiratardi si stringeva per riscaldarsi, mentre soffiava il vento profumato di germogli di gelsomino. La Citro?n viaggiava con autorità in mezzo al caos: la sua sirena bitonale e dissonante si apriva la strada in


mezzo al traffico, come un coltello.


?Le capitaine era molto lieto, quando ha scoperto che lei era ancora a Parigi? disse il poliziotto, parlando per la prima volta da quando avevano lasciato l’hotel. ?Una coincidenza fortunata.?


Langdon si sentiva tutt’altro che fortunato e la coincidenza non era una categoria di cui si fidasse molto. Avendo trascorso la vita a esplorare i col-legamenti nascosti tra i diversi emblemi e le diverse ideologie, vedeva il mondo come una rete di storie e di eventi profondamente intrecciati tra lo-ro. "I collegamenti possono essere invisibili" aveva spesso ripetuto ai suoi allievi di simbologia a Harvard "ma ci sono sempre, sepolti appena sotto la superficie." ?Suppongo? disse ?che sia stata l’Università americana di Pa-rigi a dirvi dove alloggiavo.?

Il poliziotto scosse la testa. ?L’Interpol.?

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