新概念意大利语写作辅导资料汇集(3)

全国等级考试资料网 2022-11-19 21:40:06 77

Erasi il conte levato, non miga a guisa di padre ma di

povero uomo, a fare onore alla figliuola sì come a don-

na, e maraviglioso piacere veggendola avea sentito nel-

l’animo. Ma ella né allora né poi il conobbe punto, per

ciò che oltre modo era trasformato da quello che esser

soleva, sì come colui che vecchio e canuto e barbuto

era, e magro e bruno divenuto, e più tosto un altro uomo

pareva che il conte. E veggendo la donna che i fanciulli

da lui partir non si

voleano, ma volendogli partire piagnevano, disse al

maestro che alquanto gli lasciasse stare.

Standosi adunque i fanciulli col prod’uomo, avvenne che

il padre di Giachetto tornò e dal maestro loro sentì que-

sto fatto; per che egli, il quale a schifo avea la Giannet-

ta, disse:

- Lasciagli stare colla mala ventura che Iddio dea loro;

ché essi fanno ritratto da quello onde nati sono. Essi son

per madre discesi di paltoniere, e per ciò non a’ da mara-

vigliarsi se volentier dimoran con paltonieri.

Queste parole udì il conte, e dolfergli forte; ma pure nel-

le spalle ristretto, così quella ingiuria sofferse come

molte altre sostenute avea.

Giachetto, che sentita aveva la festa che i figliuoli al

prod’uomo, cioè al conte, facevano, quantunque gli di-

spiacesse, nondimeno tanto gli amava che, avanti che

piagner gli vedesse, comandò che, se ’l prod’uomo ad al-

cun servigio là entro dimorar volesse, che egli vi fosse

ricevuto. Il quale rispose che vi rimanea volentieri, ma

che altra cosa far non sapea che attendere a’ cavalli, di

che tutto il tempo della sua vita era usato. Assegnatogli

adunque un cavallo, come quello governato avea, al tra-

stullare i fanciulli intendea.

Mentre che la fortuna, in questa guisa che divisata è, il

conte d’Anguersa e i figliuoli menava, avvenne che il re

di Francia, molte triegue fatte con gli alamanni, morì, e

in suo luogo fu coronato il figliuolo, del quale colei era

moglie per cui il conte era stato cacciato. Costui, essen-

do l’ultima triegua finita, co’ tedeschi ricominciò aspris-

sima guerra; in aiuto del quale, sì come nuovo parente,

il re d’lnghilterra mandò molta gente sotto il governo di

Perotto suo maliscalco e di Giachetto Lamiens figliuolo

dell’altro maliscalco; col quale il prod’uomo, cioè il con-

te, andò e, senza essere da alcuno riconosciuto, dimorò

nell’oste per buono spazio a guisa di ragazzo; e quivi,

come valente uomo, e con consigli e con fatti più che a

lui non si richiedea, assai di bene adoperò.

Avvenne durante la guerra che la reina di Francia infer-

mò gravemente; e conoscendo ella sé medesima venire

alla morte, contrita d’ogni suo peccato, divotamente si

confessò dallo arcivescovo di Ruem, il quale da tutti era

tenuto uno santissimo e buono uomo, e tra gli altri pec-

cati gli narrò ciò che per lei a gran torto il conte d’An-

guersa ricevuto avea. Nè solamente fu a lui contenta di

dirlo, ma davanti a molti altri valenti uomini tutto come

era stato raccontò, pregandogli che col re operassono

che ’l conte, se vivo fosse, e se non, alcun de’ suoi fi-

gliuoli nel loro stato restituiti fossero; né guari poi di-

morò che, di questa vita passata, onorevolmente fu se-

pellita.

La qual confessione al re raccontata, dopo alcun doloro-

so sospiro delle

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