意大利语考试课外阅读学习2
Giovannin senza paura C’era una volta un ragazzetto chiamato Giovannin senza paura, perché non aveva paura di niente. Girava per il mondo e capitò a una locanda a chiedere alloggio. - Qui posto non ce n’è, - disse il padrone, - ma se non hai paura ti mando in un palazzo. - Perché dovrei aver paura? - Perché ci si sente, e nessuno ne è potuto uscire altro che morto. La mattina ci va la Compagnia con la bara a prendere chi ha avuto il coraggio di passarci la notte. Figuratevi Giovannino! Si portò un lume, una bottiglia e una salciccia, e andò. A mezzanotte mangiava seduto a tavola, quando dalla cappa del camino sentì una voce: - Butto? E Giovannino rispose: - E butta! Dal camino cascò giù una gamba d’uomo. Giovannino bevve un bicchiere di vino. Poi la voce disse ancora: - Butto? E Giovannino: - E butta! . e venne giù un’altra gamba. Giovannino addentò la salciccia. - Butto? - E butta! - e viene giù un braccio. Giovannino si mise a fischiettare. - Butto? - E butta! - un altro braccio. - Butto? - Butta! E cascò un busto che si riappiccicò alle gambe e alle braccia, e restò un uomo in piedi senza testa. - Butto? - Butta! Cascò la testa e saltò in cima al busto. Era un omone gigantesco, e Giovannino alzò il bicchiere e disse: - Alla salute! L’omone disse: - Piglia il lume e vieni. Giovannino prese il lume ma non si mosse. - Passa avanti! - disse l’uomo. - Passa tu, - disse Giovannino. - Tu! - disse l’uomo. - Tu! - disse Giovannino. Allora l’uomo passò lui e una stanza dopo l’altra traversò il palazzo, con Giovannino dietro che faceva lume. In un sottoscala c’era una porticina. - Apri! - disse l’uomo a Giovannino. E Giovannino: - Apri tu! E l’uomo aperse con una spallata. C’era una scaletta a chiocciola. - Scendi, - disse l’uomo. - Scendi prima tu, - disse Giovannino. Scesero in un sotterraneo, e l’uomo indicò una lastra in terra.- Alzala! - Alzala tu! - disse Giovannino, e l’uomo la sollevò come fosse stata una pietruzza. Sotto c’erano tre marmitte d’oro. - Portale su! - disse l’uomo. - Portale su tu! - disse Giovannino. E l’uomo se le portò su una per volta. Quando furono di nuovo nella sala del camino, l’uomo disse: - Giovannino, l’incanto è rotto! - Gli si staccò una gamba e scalciò via, su per il camino. - Di queste marmitte una è per te, - e gli si staccò un braccio e s’arrampicò per il camino. - Un’altra è per la Compagnia che ti verrà a prendere credendoti morto, - e gli si staccò anche l’altro braccio e inseguì il primo. - La terza è per il primo povero che passa, - gli si staccò l’altra gamba e rimase seduto per terra. - Il palazzo tientelo pure tu, - e gli si staccò il busto e rimase solo la testa posata in terra. . Perchè dei padroni di questo palazzo, è perduta per sempre ormai la stirpe, - e la testa si sollevò e salì per la cappa del camino. Appena schiarì il cielo, si sentì un canto: Mieserere mei, miserere mei, ed era la Compagnia con la bara che veniva a prendere Giovannino morto. E lo vedono alla finestra che fumava la pipa. Giovannin senza paura con quelle monete d’oro fu ricco e abitò felice nel palazzo. Finché un giorno non gli successe che, voltandosi, vide la sua ombra e se ne spaventò tanto che morì. 从前,有一个小伙子,天不怕地不怕,被人称作无畏的小乔万尼。他游历世界,有一次来到一家小店过夜。店主说:“这里没有空房了,不过,你要是不怕,我带你去一幢楼住。” “我为什么要怕,没有一个人能从哪里活着出来。每到早晨,修道士就带着棺材去给敢于在楼里过夜的人收尸。” 好小子!带着一盏灯、一瓶酒和一根香肠就去了。 半夜,他正坐在桌子旁吃着,从烟囱里传来了一个声音:“我下来?” 小乔万尼回答:“下来吧!” 从烟囱上掉下来一条人腿。小乔万尼喝了一杯酒。 随后那个声音又说:“我下来?” 小乔万尼说:“下来吧!”另一条腿也掉下来了。小乔万尼咬了一口香肠。 “我下来?” “下来吧!”掉下来一只胳膊。小乔万尼吹起口哨。 “我下来?” “下来吧!”掉下来另一只胳膊。 相关资料 |