意大利语阅读辅导:Nascitadelgiullare
Oh, gente, venite qui che c’è il giullare! Giullare son io, che salta e piroetta e che vi fa ridere, che prende in giro i potenti e vi fa vedere come sono tronfi e gonfi i palloni che vanno in giro a far guerre dove noi siamo gli scannati, e ve li faccio sfigurare, gli tolgo il tappo e... pffs... si sgonfiano. Venite qui che è l’ora e il luogo che io faccia da pagliaccio, che vi insegni. Faccio il saltino, faccio la cantatina, faccio i giochetti! Guarda la lingua come gira! Sembra un coltello, cerca di ricordartelo. Ma io non sono stato sempre... e questo che vi voglio raccontare, come sono nato. Non che io non sono nato giullare, non sono venuto con un soffio dal cielo e, op! sono arrivato qui: «Buongiorno, buonasera». No! Io sono il frutto di un miracolo! Un miracolo che è stato fatto su di me! Volete credermi? È cosí! Io sono nato villano. Villano, contadino proprio. Ero triste, allegro, non avevo terra, no! Ero arrivato a lavorare, come tutti in queste valli, dappertutto. E un giorno sono andato vicino a una montagna, ma di pietra. Non era di nessuno: io l’ho saputo. Ho chiesto: «No! Nessuno vuole questa montagna! » Allora io sono andato fino in cima ho grattato con le unghie e ho visto che c’era un po’ di terra, e ho visto che c’era un filino d’acqua che scendeva, e allora ho cominciato a grattare. Sono andato in riva al fiume, ho schiantato queste braccia, ho portato la terra (alla montagna), c’erano i miei bambini, mia moglie. È dolce mia moglie, bianca che è, ha due seni tondi, e l’andamento morbido che ha, che sembra una giovenca quando si muove. Oh! è bella! Le voglio bene io e voglio parlarne. La terra ho portato su con le braccia e l’erba (cresceva velocemente) faceva: pff... e veniva su di tutto. E dài che era bello, era terra d’oro! Piantavo la zappa e... pff... nasceva un albero. Meraviglia era, quella terra! Era un miracolo! C’erano pioppi, roveri e alberi dappertutto. Li seminavo con la luna giusta, io conoscevo (io sapevo), e cresceva roba da mangiare, dolce, bella, buona. C’era cicorino, cardi, fagioli, rape, c’era di tutto. Per me, per noi! Oh, ero contento! Si ballava, e poi pioveva sempre per dei giorni e il sole scottava e io andavo, venivo, le lune erano giuste e non c’era mai troppo vento o troppa nebbia. Era bello! bello! Era terra nostra. Bello era questo gradinone. Ogni giorno ne facevo uno, sembrava la torre di Babele, bella con queste terrazze. Era il paradiso, il paradiso terrestre! Lo giuro. E tutti i contadini passando dicevano: - Che culo che hai, boia, guarda: da una pietraia l’hai tirata fuori! Me disgraziato che non l’ho pensato! E avevano invidia. Un giorno è passato il padrone di tutta la valle, ha guardato e ha detto: - Da dove è nata questa torre? Di chi è questa terra? - Mia, - gli ho detto, - l’ho fatta io con queste mani, non era di nessuno. - Nessuno? È una parola che non c’è, nessuno, è mia! - No! non è la tua! Sono andato anche dal notaio, non era di nessuno. Ho chiesto al prete, era di nessuno e io l’ho fatta, pezzo per pezzo. - È mia, e tu me l’hai a dare. - Non posso dartela, padrone... io non posso andare sotto gli altri a lavorare. - Io te la pago! ti do denaro, dimmi quanto vuoi. - No! No, non voglio denaro, perché, se mi dài i soldi, poi non posso comprare altra terra coi soldi che mi dài e devo andare ancora a lavorare sotto agli altri. Non voglio io, non voglio! ... 英语 Kind people, gather round and listen. The jongleur is here! I am the jongleur. I leap and pirouette, and make you laugh. I make fun of those in power, and I show you how puffed up and conceited are the bigshots who go around making wars in which we are the ones who get slaughtered. I reveal them for what they are. I pull out the plug, and... pssss... they deflate. Gather round, for now is the time and place that I begin to clown and teach you. I tumble, I sing and I joke! Look how my tongue whirls, almost like a knife. Remember that. But I have not always been... Well, I would like to tell you how it was that I came to be. I was not born a jongleur; I didn’t suddenly turn up as I am now, with a sudden gust from the skies and, hopla, there I was: ’Good day... Hello.’ No! I am the result of a miracle! A miracle which was carried out on me. Do you believe me? This is how it came about! I was born a peasant. A peasant? Yes, a real countryman. I was happy, I was sad, I had no land. No! I worked as all of us work in these valleys wherever I could. And one day I came by a mountain, a mountain all of rock. It was nobody’s. I found that out. I asked people. ’No! Nobody wants this mountain!’ Well, I went up to its peak and I scratched with my nails and I saw that there was a little bit of earth there, and I saw that there was a little trickle of water coming down. So I began to scratch further. I went down to the river bank, and I wore my fingers to the bone bringing earth up onto this mountain. And my children and my wife were there. My wife is sweet, sweet and fair, with two round breasts, and a gentle way of walking that reminds you of a heifer as she moves. Oh, she is beautiful! I love her, and it gives me such pleasure to speak of her. Anyway, I carried earth up in my own hands, and the grass grew so fast! Pfff... ! It grew of its own accord. You’ve no idea how beautiful it was! It was like gold dust! I would stick in my hoe, and pfff... a tree sprang forth. That earth was a miracle! A marvel! There were poplars, oaks and other trees everywhere. I sowed them when the moon was right; I knew what had to be done, and there, sweet, fine, handsome crops grew. There was chicory, thistles, beans, turnips, there was everything. For me, for us! Oh, how happy I was! We used to dance, and then it would rain for days on end, and then the sun would blaze, and I would come, and go, and the moons were always right, and there was never too much wind, or too much mist. It was beautiful, beautiful! It was our land. This set of terraces was really beautiful. Every day I built another one. It was like the tower of Babel, beautiful, with all these terraces. It was paradise, paradise on earth! I swear it. And all the peasants used to pass by, saying: ’That’s amazing, look what you’ve managed to bring forth out of this pile of rocks! How stupid that I never thought of that!’ And they were envious. One day the lord of the whole valley passed by. He took a look and said: ’Where did this tower spring up from? Whose is this land?’ ’It’s mine,’ I said. ’I made it myself, with these hands. It was nobody’s.’ ’Nobody’s? That "Nobody’s" is a word that doesn’t exist. It’s mine!’ ’No! It’s not yours! I’ve even been to the lawyer, and he told me it was nobody’s. I asked the priest, and he said it was nobody’s. And I built it up, piece by piece.’ ’It’s mine, and you have to give it to me.’ ’I cannot give it to you, sir. I cannot go and work for others.’ ’I’ll pay you for it; I’ll give you money. Tell me how much you want.’ ’No! No, I don’t want money, because if you give me money, then I’ll not be able to buy other land with the money that you give me, and I’ll have to go and work for others again. No, I don’t want to. I won’t.’ 相关资料 |